Hai mai sentito parlare di Still Life? E’ un particolare stile che prende il via direttamente dalla pittura in epoca di Risorgimento, quella che veniva comunemente chiamata “natura morta”; i soggetti principali erano i vasi di fiori e le composizioni realizzate con frutta. Ma come si ricollega tutto questo all’interno dell’ambiente fotografico? Per prima cosa dobbiamo precisare che le fotografie non sono tanto caratterizzate dal concetto di natura morta, ma bensì spaziano all’interno della ritrattistica di oggetti inanimati fino a toccare anche alcuni settori della fotografia di moda, usata per le pubblicità.
Se desideri realizzare questo tipo di tecnica saprai di avere a tua disposizione una varietà di oggetti da posizionare come meglio ritieni opportuno, in un ambiente nel quale sarai tu ad avere totale controllo; non vi saranno infatti varianti di alcun tipo, perché tutto sarà “immobile” come da te scelto e impostato. Un concetto facile da realizzare, ma in fase di pratica apparirà alquanto complicato, perché dietro a ogni foto deve sempre esistere un pensiero e spesso un’idea brillante, il tutto supportato da una buona luce.
Cosa serve per realizzare una fotografia Still Life?
Prima di tutto la luce: nel caso specifico di uno scatto Still Life servirà una fonte di luce diffusa di fronte agli oggetti che andrai a immortalare. In questo modo potrai delineare in modo idoneo la zona in cui gli oggetti saranno sistemati, un po’ come se si trattasse di un palco con i suoi attori, creando giochi di distanze tra lo sfondo e i protagonisti della foto. In questo modo andremo a ridurre il rischio di riflesso da parte di materiali metallici o in vetro; in alternativa però potrai provare a illuminare lateralmente lo sfondo per creare così anche un gioco di ombre e una piacevole sfumature leggera.
Altro aspetto fondamentale, che abbiamo appena citato, è lo sfondo, che in questa tipologia di immagini è la parte centrale dello scatto: ti consigliamo di puntare su uno sfondo neutro, preferibilmente nero. A questo punto potrai scegliere una serie di oggetti che trovi regolarmente sistemati in casa e divertirti a sistemarli come soggetto dello scatto: hai i tuoi elementi, deve pensare come raccontare la tua storia.
Terzo aspetto importante è il sostegno di un treppiede: in questo modo potrai valutare al meglio la precisione della tua inquadratura, tentando anche di spostarti in lungo e in largo sulla scena che hai accuratamente costruito. La composizione infatti è davvero la parte più difficile della preparazione per la fotografia: non potrai limitarti mai a sistemare gli oggetti sulla scena in modo del tutto casuale, ma collocarli al fine di lanciare un messaggio e ottenere solo il meglio da ciò che vedi. Proprio per questo ti consigliamo sempre di effettuare diverse prove quando ti approcci per la prima volta a un nuovo metodo fotografico, poiché le regole base sono sempre fondamentali, ma è solo il tuo gusto personale e il tuo occhio a rendere unico lo scatto, differenziandolo da ciò che hai già avuto modo di veder realizzato in precedenza.